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chorisia (2016/13)

CHORISIA

Dominio Eukaryota. Regno Plantae. Ordine Malvales.

Famiglia Bombacaceae. Genere Ceiba Speciosa.

Ideazione Scenografia Coreografia - Lisa Rosamilia

Musica - Giada Bernardini

Tecnico - Fabio Sabaino

Un essere impolverato, silente, gli occhi bendati dai propri capelli, fatica a respirare. Alle sue spalle una cornice di finestre, punto di confine tra il dentro e il fuori. Ascesa e discesa, "Chorisia" è il racconto di un viaggio dal mondo di sopra, dove vive l’essere esterno che tutti possiamo vedere, alla creatura interiore che risiede nell’invisibile. Un dualismo in apparente opposizione, delineato da un reticolo di finestre, metafora del passaggio tra dentro e fuori, chiusura e apertura, rifugio o gabbia, rifiuto e accettazione. Conscio e inconscio si alternano, si trovano, si perdono, si fondono e comunicano; apparizioni dello strato sepolto divengono visioni necessarie al processo di coscienza e conoscenza del sé. Simbolo archetipo dell’individuazione, l’albero è il legante tra i due mondi, dalle sue radici ancorate alla terra attinge ad acque invisibili e spinge linfa vitale verso l’alto, cosi che la sua natura possa apparire in superficie. Un flusso presente e continuo, un ritmo ciclico, immergersi per trovare un passo nuovo, più consapevole e sicuro, in equilibrio tra l’andare e il tornare.

 

La danza si muove sospesa tra i due mondi, una danza corpo-finestre sul confine che separa dal reale, il movimento si carica di domande raccontando attraverso l’attimo l’istante in cui il sé nascosto si può sfiorare e ne segue le tracce. Il suono delinea il gesto, musiche e sonorizzazioni dal vivo accompagnano il racconto, evocando atmosfere, stati o passaggi, attraverso l’utilizzo di strumenti non convenzionali, oggetti, elementi naturali.

"La qualità del movimento della performer, che rimane profondamente femminile ed avvolgente, è contemporaneamente morbida e scattosa. Ciò che stupisce è la capacità di Lisa Rosamila di abitare ogni fessura della struttura scenografica, essendo convincente ed equilibrata nei modi d’interazione con essa, mostrandosi quasi come una circense leggera". Ludovica Avetrani – Nucleo Artzine

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“Anche questa volta l’esplorazione di questa giovane e talentuosa coreografa ci porta nel mondo dei simboli:scenografia e danzatrice sono impegnate in un pas de deux che le vede coinvolte entrambe, a volte è la ballerina ad agire sul mondo che la circonda ed altre volte pare essere quest’ultimo, con le sue mani fatte di teli elastici, corde, terra e persiane, ad agire su di lei”. Martinica Ferrara – Gufetto Magazine

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CHORISIA

Dominio Eukaryota. Regno Plantae. Ordine Malvales.

Famiglia Bombacaceae. Genere Ceiba Speciosa.

Concept Scenography Coreography - Lisa Rosamilia

Music - Giada Bernardini

Assistant - Fabio Sabaino

A dusty being, silent, the eyes blindfolded by their own hairs, struggles to breathe. Behind her a frame of windows, border point between inside and outside. Rise and fall, “Chorisia” is the story of a travel from the world over, where lives the external being who we all can see,  until the internal creature living in the invisible. An apparently conflictual dualism, outlined by a lattice of windows, metaphor of the passage between inside and outside, closing and opening, shelter or cage, refusal and reception. The conscious and subconscious take turns, get together, get lost, blend and communicate; apparitions of the buried layer become visions essential for the awareness and consciousness process. Symbol archetype of identification, the tree is the link between the two worlds, from its roots anchored into the earth  draws from invisible waters and pushes lifeblood to the top, so that its nature can appear on surface. A persistent flow, a cyclical rhythm, immersing to find a new step, aware and sure, in balance between leaving and going back.

The dance moves suspended between the two worlds, a body-windows dance on the border separating from reality, the movement carries questions speaking through the moment where the hidden id could be touched and follows its traces. The sound outlines the gesture, live music and soundings accompany the story, evoking atmospheres, states or passages, through the use of unconventional instruments, objects, natural elements.

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